lunedì 22 dicembre 2008

Foto notturne...

Ieri mi sono trovata a dover fare delle foto notturne. A parte un mezzo interesse per le luci natalizie del Comune, già peraltro in gran parte fulminate, e alcuni abbinamenti con edifici caratteristici (che ci sta che metta in mostra su Flickr o alice o boh) mi sono trovata nelle peste perché dovevo assolutamente fare le foto al chiostro di una bella chiesa per metterle nella Photo Gallery del Centro Guide. Perciò durante la messa mi sono intrufolata di soppiatto nel chiostro e ho scattato un po' di foto.
Con due metodi diversi.

Il primo è quello "rozzo classico": considerando che le foto mi servivano in tempi rapidi, che nei giorni scorsi il tempo era stato dei peggiori e che comunque ero lì ho usato semplicemente il flash, ottenendo questo risultato, che secondo me non rende particolarmente bene i colori e l'aspetto del chiostro ma può comunque dare un'idea di com'è, dal semplice punto di vista turistico.

Contemporaneamente, considerando che era sera e non notte fonda e che avevo comunque un po' di tempo per provare (e che foto con contorni netti per il sito le avevo già) ho provato anche a farne altre con la stessa inquadratura ma utilizzando le funzioni "manuali" della macchina, cioè aprendo il più possibile l'otturatore in modo da poter captare tutta la luce possibile, mettendo al massimo la sensibilità ISO ecc... Questo sistema ha colto maggiormente i colori del chiostro ed ha dato una resa del cielo non particolarmente brutta, anche se di solito lo sbianca troppo.

Credo che in questi casi la soluzione migliore sia andarci con la luce giusta, punto. Non ci sono giochetti che possano prendere il posto di un'ottima luce naturale. Considerando l'urgenza delle foto le ho fatte, altrimenti non so quanto mi ci sarei messa. Spero di poterci tornare con una luce migliore.

domenica 26 ottobre 2008

The baby is working

Ciao a tutti!!! Questo post è un altro fuori tema, perché è dedicato ai pannelli fotovoltaici (anche i solari, quelli che fanno l'acqua calda per lo scaldabagno, non sono male.
Due giorni fa i miei hanno attivato ed attaccato alla rete dell'ENEL un piccolo impianto fotovoltaico privato... non chiedetemi perché ne parlo ma non lo faccio nella mia casa di residenza, sennò vi mando i miei condomini!!
Comunque per chi fosse interessato do un po' di informazioni utili: l'impianto funziona bene, per quanto debba essere lavato a breve (è un po' polveroso perché è vicino a una strada e su uno sterrato -- una vigna). Sta producendo abbastanza energia per la casa e abbiamo fatto una lavatrice soltanto con la "corrente" ricavata dall'impianto (in aggiunta all'uso corrente).
Funziona e produce, anche se un po' meno, anche quando il tempo è nuvoloso.
Con l'impianto, dei termoventilatori appositi e un termocamino (cioè un camino che scalda l'acqua dei termosifoni invece di disperdere calore solo nelle immediate vicinanze o nel muro) i miei contano di ridurre a un terzo anche il consumo di gas.
Dato che per ora il riscaldamento non l'hanno ancora acceso non posso dare maggiori raguagli, ma per quanto riguarda la "semplice" energia elettrica posso testimoniare che il sistema funziona, e bene.

Glitter Para Hi5

Glitter Gráficos Para Hi5

sabato 18 ottobre 2008

Fuochi, fuochi che passione (seconda parte)

Per fare delle foto ai fuochi con cognizione di causa ho usato una sensibilità ISO 1600 (credo che per la notte sia praticamente necessaria, no?) e scatto rapido (F/5.6, 1/60 ad esempio).
Francamente ho usato il flash… anche se sul fuoco non ha dato alcun effetto ha “aiutato” la macchina a mettere a fuoco e scattare.
Ho scattato parecchie foto in sequenza, o comunque una dopo l’altra, in tutte e due le occasioni in cui mi sono messa a fotografare i fuochi artificiali. Ovviamente non sono venute tutte bene, ma qualcuna l’ho messa sull’album…
Laddove ho usato uno scatto un po’ più lento mi è venuto l’effetto “cascata”, in alcuni casi passabile (se non era proprio troppo lento) in altri niente da fare.
Con la D40 in un caso ho deciso io la velocità dello scatto e il diaframma (F/5.6, 1/60) e mi sono venuti non male (ma c’era più luce intorno!), nell’altro caso ho dato l’impostazione “sport” e lì c’è stata molta più casualità.
Francamente consiglierei di scegliere il programma. Possono venire carini anche con “sport” ma non è affatto detto, perciò sempre meglio dargli un’impostazione personalizzata…

Questa l'ho fatta con l'impostazione personalizzata (usando il campanile come "mirino" per puntare la macchina)
Le altre invece sono fatte con l'impostazione "sport"... e a volte con HI1 invece che ISO 1600... avevo qualche problema con la macchina quella sera, con un'illuminazione cittadina che mi dava fastidio e mi creava problemi ad inquadrare...
Il salice piangente in effetti è venuto bene... Non credo di poter dire lo stesso di questa foto, anche se in generale è abbastanza carina a guardarla bene soprattutto ingradita si vedono i vari difetti... molto inferiore a quella fatta col campanile, direi, anche se i fuochi erano belli e per quanto riguarda la "scenografia" non c'era neppure paragone...

Cartelli Selvaggi...

Beh, mi dimenticavo quasi di mettere in campo la mia insana passione... sarà per formazione, sarà per cattiveria, ma mi diverto a collezionare foto di cartelli con drammatici errori di ortografia e di sintassi.
Un esemplare è questo... questo QUI, direi...

Direi che è abbastanza tremenda... ma anche voi avete fra i ricordi d'infanzia qualcuno che diceva "su qui e su qua l'accento mai non va"?!
Questa serigrafia che ha stampato il cartello qui presente evidentemente doveva aver avuto un'altra infanzia.

Per vedere la collezione completa: Cartelli Selvaggi

Ci sono anche altre cose strane (es. le caramelle al granchio) e strane scritte sui muri o altro...

venerdì 10 ottobre 2008

Un'ape in volo...

Breve post per presentare questa foto:
Scilla Autunnale
con l'ape che vola. La pianta è una Scilla Autunnale, veramente bella, che ho trovato a Settembre all' Orto dei semplici elbano, un bel giardino botanico presso l'Eremo di Santa Caterina (vicino a Rio, sull'Isola d'Elba).
Per scattarla ho dato alla reflex un tempo di scatto veloce, e ho tenuto il fuoco sul fiore, aspettando il momento in cui l'ape si avvicinava.
Dato che il fuoco era mantenuto sulla pianta in primo piano lo sfondo è giustamente sfocato.
Non sono però pienamente soddisfatta perché sono un po' fuori fuoco anche delle parti periferiche del fiore.

venerdì 5 settembre 2008

Pianosa, un posto fotogenico


Secondo me quest’isoletta nell’Arcipelago Toscano è uno dei posti più fotogenici del mondo. Comunque vada e qualunque tempo ci sia, dal sole alle nuvole, viene sempre fuori almeno una bella foto per serie.

Ci sono infatti, secondo me, posti che vengono male se non c’è il sole ed altri (più numerosi) che se c’è troppo sole e nessuna nuvola proprio non riescono a venir fuori nella loro bellezza (o addirittura sono brutti).
Sia il paese che la natura di Pianosa non hanno questo vizio. Forse per i colori del mare che sono eccezionali, forse per il bel verde della vegetazione. Tutto il resto è bianco, calcificato (in effetti è un’isola fatta di conchiglie).

È un posto che considero di vedere a tutti i fotografi (ma non solo).
Per informazioni: Pianosa.net
Per visitare: Cooperativa Pelagos

domenica 24 agosto 2008

L’Acchiappafarfalle: una Cleopatra ad ali aperte

Qui ci vuole la reflex. Ecco cosa ho realizzato scattando alcune foto con la Nikon D40 a delle Gonopteryx Cleopatra. Ho già parlato abbastanza di queste belle farfallone gialle in altri post, ma riassumiamo velocemente:

- Belle, grosse e confidenti (maschi gialli femmine bianche verdastre)
- Bel musetto simpatico (non è banale dirlo per un insetto ma il loro è così)
- Si posano sempre a ali chiuse, e l’unico modo per beccarle nella classica posizione “a farfalla” è fotografarle dopo che si sono spiaccicate contro il parabrezza di qualche macchina.



Con la Reflex sto iniziando ad avere qualche risultato sulle Gonopteryx ad ali aperte. Purtroppo potrei dire che nella maggior parte dei casi ancora non ci siamo. Sono piuttosto veloci ed è un problema soprattutto metterle a fuoco. Perciò bisogna soprattutto settare la reflex su una modalità di scatto rapido (io con la Nikon ho usato la funzione “sport”, quella per “fermare” immagini in movimento, ma non escludo altre prove), ed aspettare la bestiola al varco. In volo purtroppo c’è un problema di messa a fuoco (sono molto veloci, e nello scatto per ora mi ha messo a fuoco lo sfondo e non la farfalla) ma ho ottenuto un direi solo parziale successo nelle “fasi di atterraggio” e nelle “fasi di decollo”. Nell’arrivare al fiore o nel levarsi dallo stesso è chiaro che la farfalla non può tenere le ali chiuse (si pianterebbe al suolo, direi), ma mi è parsa leggermente più lenta che in volo libero. Inoltre, l’hai già messa a fuoco mentre era sul fiore oppure hai messo a fuoco il fiore su cui pensi debba atterrare. Ovviamente in questo sta molto fortuna, così come molta pazienza ad aspettare la farfalla e una certa attenzione a non spaventarla troppo con movimenti bruschi e agitati. Il risultato che ho ottenuto, però, come si può vedere, è per ora solo parziale.
Ne approfitto anche per far vedere una cornice “madreperlata” fatta con uno dei miei sfondi.