sabato 10 maggio 2008

Uno sfondo particolarmente significativo...

Salve, questo post riguarda la fotografia soprattutto perché mostra secondo me abbastanza bene le potenzialità di un programma come PhotoFiltre, che è free...
Su "The Pattern Box" carico ogni tanto nuovi sfondi (e texture), ma mi faceva piacere presentarne qui uno particolarmente ben riuscito, dal punto di vista estetico... ho fatto varianti su molti colori, ma presenterei questo:

Per farlo ho usato una mia foto (neanche venuta troppo bene) e la funzione "engraving" del programma.
Il risultato mi sembra piuttosto carino, direi... per cui ne approfitto per consigliare a chi fosse interessato di provare questo bel programma e i suoi plugin...

venerdì 9 maggio 2008

La Gonopteryx e le sue ali chiuse

Ecco qui una sfida... fare una foto a una Gonopteryx viva con le ali aperte. Questo è un bel problema. Fatto sta che tutte e due le specie che conosco (Gonopteryx Rhamni e Gonopteryx Cleopatra) sono molto graziose
Gonopteryx Rhamni
con le loro alucce simili a foglie (se ne acchiappate una potrete vedere bene come le loro ali somigliano veramente a foglie) ed i bei colori.
Si fotografano bene: su stanno mangiando è possibile avvicinarsi molto, e cogliere dei bei primi piani, hano anche un simpatico musetto.
Ma non mi è mai riuscito scattare una foto ad una ad ali aperte. Con la Rhamni è un problema fino a un certo punto... come vedete in controluce le ali sono semplicemente gialle, dentro e fuori.
La Cleopatra però ha dette chiazze arancio che mi piacerebbe fotografare. Forse proverò con una macchina che scatti molto velocemente, in modo da poterla prendere al volo, proprio mentre vola. Per quanto siano graziose queste grose farfalle gialle hanno un volo molto disordinato, un po' come le cavolaie... ma forse ancora di più... e se non magiano ma volano sono molto veloci.

lunedì 28 aprile 2008

Acchiappare una Lasiommata Megera

Dedico questo post ad una farfalletta tanto comune quanto carina quanto rognosa da fotografare, che più di una volta sono stata tentata di “consegnare all’immortalità” ben poco felicemente spiaccicata da una ciabattata. Cioè la Lasiommata Megera, detta dalle mie parti “farfalla terraiola” (in effetti si posa spesso in terra).
Eccola qui: Lasiommata Megera
Questo animaletto ha delle splendide ali, che è anche abbastanza facile poter vedere aperte, perché le apre e chiude spesso. Purtroppo in modo piuttosto veloce, non si “ferma” a fare la “ruota” come altre (ad esempio la podalirio, ma anche qualche vanessa).
Il problema è che la sua tecnica quando avverte una “presenza” che può essere minacciosa è, oltre al volare via che è un classico per tutte le belle farfalline, anche chiudere le ali e mimetizzarsi. Per questo, credo, si posa spesso sul terreno: l’esterno delle ali è color sabbia.
Va da sé, quindi, che per fotografare una Megera ci vuole molta calma, molto sangue freddo e molta pazienza. A volte convola lontano, va solo un po’ più in là, magari in terra o su un altro fiore. E sbatte un po’ le alucce prima di chiuderle. A volte non si spaventa subito, ed è possibile scattare qualche foto alle ali aperte (io l’ho fatto con la FinePix, che ha uno zoom non male ma non propriamente eccelso).
Fatto sta che di questa farfalla ci sono circa tre generazioni annuali… ha un ciclo biologico un po’ veloce… e è possibile quindi vedere spesso i “voli nuziali”. Ultimamente sono riuscita a fare una serie di scatti dopo un volo nuziale, forse perché una aveva preso una specie di capocciata ed era un po’ intontita (così mi è parso), un po’ perché erano ancora piuttosto “prese” (o magari avevano girato troppo a spirale…) e non avevano il riflesso veloce di chiudere le ali, almeno non così immediato come al solito.

giovedì 24 aprile 2008

Congratulazioni!!!

Ok, primo post fuori tema... congratulazioni a Alberto, a.k.a. Dottor Magnus per la sua laurea...

Glitter Para Hi5

Glitter Gráficos Para Hi5



Tra parentesi... considerando le foto che ho fatto alla discussione... non è tanto banale fare le foto per questo genere di eventi. Un po' perché ci sono sempre dei "must" (tipo la foto con la tesi sotto il braccio) ma anche perché si finisce sempre per mettersi in posa un po' tipo baccalà... comunque via, qualcosa di "ganzo" è venuto, alla fin fine...

mercoledì 23 aprile 2008

Una bella notizia...

A parte aver calpestato un geco... che schifo... non lo fate mai, secondo me non sono neanche fotogenici. Ho provato a fargli una foto nel cortile dove stava ma è venuto di schifo e l'ho eliminata... sarà la calcagnata che gli ho involontariamente dato (se scopro che lo ha buttato giù uno dei vicini...), sarà che dato che "zompano" non mi sono avvicinata proprio vicinissima, per non dover poi finire di mazziarlo...
Vabbè, non era questa la notizia. Ma se i gechi portano fortuna e porta fortuna calpestare... cosa significa calpestare un geco? Presumo significhi che era rincoglionito, altrimenti si scansava...
Ho scoperto che per la mia Fuji FinePix A210 santa donna esistono ancora memory card. Quindi nel caso la mia avesse problemi potrei sempre prenderne una nuova e cambiarla.
Ne sono molto contenta, perché nel suo piccolo è un'ottima macchina, anche se come modello è vecchiotto. Però fa delle macro notevoli... bisogna perderci un po' di tempo a trovare l'inquadratura ma è buona, e mi piace anche come rende l'azzurro e il verde.

martedì 22 aprile 2008

L’Acchiappafarfalle (parte seconda)

Ho visto in giro alcuni fotografi usare i cocomeri per attirare le farfalle. E insomma gli è riuscito. Le foto ci sono, quindi c’è la prova… a dire il vero non so se lo farei in Italia. Farfalle non so quante ne attirerebbe va formiche e soprattutto vespe una marea. Non so quante farfalle si accosterebbero coscienziosamente a un cocomero pieno di vespe. Certo, si può fare foto anche a api e vespe mentre mangiano, ma qui volevo discutere a proposito delle farfalle.

Aggiungo un ulteriore “trucchetto” che non mi era venuto in mente:

Se svolazzano fermarsi immobili per farci identificare come “parte dell’ambiente”. Usare anche lo zoom digitale se non si ha molto ottico è una possibilità secondo me abbastanza sfruttabile, ma le foto non verranno come solo con l'ottico purtroppo. La bestiaccia però è un soggetto ben definito (la FinePix che ho io ha zoom ottico 3X e le macro di farfalle sono venute abbastanza chiare).

In generale credo che l’unica sia armarsi di pazienza e trovare i posti giusti… ad esempio nei giardini o dove c’è comunque un po’ di gente… o dove ci sono tante, ma tante farfalle…

lunedì 21 aprile 2008

L’Acchiappafarfalle (parte prima)

Glitter Para Hi5

Glitter Gráficos Para Hi5


Come fotografare una farfalla? Un mio amico suggeriva di usare il Fitovespe, ma presumo che a parte lo “strano caso” della Farfalla del Corbezzolo morta per una lotta all’ultimo sangue con un calabrone (ad averci una videocamera era un filmato da vendere!) il fatto è che la farfalla è viva (e tale secondo me deve essere, altrimenti è troppo facile e sa di poco – a parte il sempre valido “povera bestia, ammazzata per farci una foto”) e vola, o comunque batte le ali.

C’è farfalla e farfalla, prima cosa. Una Cavolaia scappa, la Lasiommata Megera chiude le ali e cerca di mimetizzarsi, la farfalla del Corbezzolo parte in verticale tipo Shuttle e non la vedi più, la Podalirio ti apre le ali davanti “fa la ruota”, la Gonopteryx si lascia fotografare ma l’unico modo per vederla come le ali aperte è investirla e poi fare la foto al parabrezza (e non mi sembra il caso).

Per farla breve per “beccare” queste bestiole uso un po’ di trucchetti…

  1. Avvicinarsi piano piano, senza agitarsi e senza far rumore, un po’ come il gatto quando va a caccia. E questo secondo me è essenziale. Non preoccuparsi di non sporcare i pantaloni: a volte camminare in ginocchio, a quattro zampe, strisciare ecc può essere un buon modo di “beccare” una delle bestiacce. Quindi vestiti vecchi (ovviamente presumo che una camicetta svolazzante o un gonnellone alla Rossella O’Hara siano la cosa più controproducente, ma non ho mai fatto la prova).
  2. La fotocamera già accesa e già in funzione macro… mentre ci si armeggia la farfalla è già in Tanzania.
  3. Se possibile non fare ombra sopra la bestiola.
  4. Aspettare che mangi. Se è impegnata a mangiare la maggior parte delle farfalle si fa fare anche un ritratto a tempera. Allo stesso modo in cui ci sono farfalle e farfalle ci sono fiori e fiori: dalle mie foto già un po’ si vede, ma ci sono i “fiori preferiti”: lantana, origano, timo, lavanda.
  5. Se c’è umidità sono più socievoli. Nel senso che varie foto che ho fatto erano in luoghi e momenti umidi. Ad esempio vicino a valli e fossi, presso pozzanghere ecc… Oltre a posarsi per bere le farfalle aprono le ali per asciugarle al sole.
  6. Occhio al vento: le farfalle sentono l’odore. Ad ogni modo quelle che girano nei giardini mi sembrano meno inclini a scappare, probabilmente perché non ci percepiscono come particolare pericolo (avvicinarsi con un pettirosso sulla spalla sarebbe peggio, insomma).
Comunque sia ci sono farfalle che non sono ancora ruscita ad acchiappare, tipo l'Anthocharis chardamines (forse per puro caso), una farfalla del corbezzolo viva e soprattutto la Colias, la mia bestia nera anche se è gialla...