venerdì 1 agosto 2008

Fuochi , fuochi che passione (prima parte)

Uno dei miei sogni (o forse meglio dire obiettivi) fin da piccola era scattare le foto ai fuochi artificiali. La compatta che ho è un po' "risentita" quando deve scattare foto notturne. In generale non sono il suo forte (mentre se la cava alla grande su albe e tramonti, ad esempio), perciò ho aspettato la reflex, scegliendo la Nikon D40 (l'altra candidata era una Canon) dopo aver visto bene come mi faceva le foto che la compatta aveva qualche problema a scattare: in effetti la mia Fuji fa splendide macro ad esempio, ma "schiaccia" i paesaggi e soprattutto, appunto, non vuol saperne molto di notturne e dinamiche. Va un po' in crisi. (oddio, le dinamiche le fa, ma ha uno scatto un po' lento... come varie foto a code di gatti e onde già atterrate mi hanno spiegato a suo tempo).
Il risultato sui fuochi con la D40, insomma, non è male direi:

Firework Glory

Per scattarle l'ideale sarebbe il treppiedi, ma francamente non dappertutto è possibile mettere il treppiedi. Ad esempio spesso hai gente agitata con bimbetti ancora più agitati vicino, e un calcio al treppiedi con la macchina e conseguente caduta della stessa nel vuoto non è fantascienza.
Però nel caso tu sia sul tuo terrazzo o abbia intorno un feroce pitbull oppure come me a Pisa un'amica che si volta e ringhia (molto comoda, e contrariamente al pitbull non morde a sproposito in quanto dotata di ragione)-- compito da svolgere a turno -- il treppiedi / muretto è auspicabile, perché tenendola in mano, se lo scatto viene un po' lento, il fuoco tenderà sempre a tremolare.

Questo perché, come mi è stato a suo tempo spiegato da Stefano (che ringrazio) basta il fatto di respirare o il battito del cuore (e qui o ammazzi quello davanti a te e gli metti la macchina in testa...) per "muovere" la reflex. Non è propriamente mossa, direi... è che il tempo di scatto diventa troppo lungo e quindi anche i movimenti impercettibili del corpo vengono percepiti dalla macchina che "sposta" la foto (ne ho una bella riprova con una foto a certe luci del porto che paiono un elettrocardiogramma... l'ho tenuta per simpatia, poi la pubblicherò qui, credo). Questo avviene nei casi di scarsa luce, di notte o di sera tardi, o comunque quando sono necessari tempi di posa lunghi (mi è successo anche con la funzione Ritratto Notturno in alcune foto scattate in un ristorante discretamente illuminato ma al chiuso, che non mostro per privacy -- lì invece mi ha funzionato la compatta Fuji con il flash, che però nei ritratti si mostra un po' inclemente: se anche accenni a una smorfia o a un verso ti ci immortala).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per la citazione.
Confermo che stai diventando bravissima a fotografare i fuochi d'artificio.
In particolar modo è molto bella la foto qui riportata (la prima in alto) che ho anche ben volentieri impostato come desktop sul mio portatile.
Ciao.
Stefano

laura ha detto...

Ma grazie!!! : )