lunedì 28 aprile 2008

Acchiappare una Lasiommata Megera

Dedico questo post ad una farfalletta tanto comune quanto carina quanto rognosa da fotografare, che più di una volta sono stata tentata di “consegnare all’immortalità” ben poco felicemente spiaccicata da una ciabattata. Cioè la Lasiommata Megera, detta dalle mie parti “farfalla terraiola” (in effetti si posa spesso in terra).
Eccola qui: Lasiommata Megera
Questo animaletto ha delle splendide ali, che è anche abbastanza facile poter vedere aperte, perché le apre e chiude spesso. Purtroppo in modo piuttosto veloce, non si “ferma” a fare la “ruota” come altre (ad esempio la podalirio, ma anche qualche vanessa).
Il problema è che la sua tecnica quando avverte una “presenza” che può essere minacciosa è, oltre al volare via che è un classico per tutte le belle farfalline, anche chiudere le ali e mimetizzarsi. Per questo, credo, si posa spesso sul terreno: l’esterno delle ali è color sabbia.
Va da sé, quindi, che per fotografare una Megera ci vuole molta calma, molto sangue freddo e molta pazienza. A volte convola lontano, va solo un po’ più in là, magari in terra o su un altro fiore. E sbatte un po’ le alucce prima di chiuderle. A volte non si spaventa subito, ed è possibile scattare qualche foto alle ali aperte (io l’ho fatto con la FinePix, che ha uno zoom non male ma non propriamente eccelso).
Fatto sta che di questa farfalla ci sono circa tre generazioni annuali… ha un ciclo biologico un po’ veloce… e è possibile quindi vedere spesso i “voli nuziali”. Ultimamente sono riuscita a fare una serie di scatti dopo un volo nuziale, forse perché una aveva preso una specie di capocciata ed era un po’ intontita (così mi è parso), un po’ perché erano ancora piuttosto “prese” (o magari avevano girato troppo a spirale…) e non avevano il riflesso veloce di chiudere le ali, almeno non così immediato come al solito.

giovedì 24 aprile 2008

Congratulazioni!!!

Ok, primo post fuori tema... congratulazioni a Alberto, a.k.a. Dottor Magnus per la sua laurea...

Glitter Para Hi5

Glitter Gráficos Para Hi5



Tra parentesi... considerando le foto che ho fatto alla discussione... non è tanto banale fare le foto per questo genere di eventi. Un po' perché ci sono sempre dei "must" (tipo la foto con la tesi sotto il braccio) ma anche perché si finisce sempre per mettersi in posa un po' tipo baccalà... comunque via, qualcosa di "ganzo" è venuto, alla fin fine...

mercoledì 23 aprile 2008

Una bella notizia...

A parte aver calpestato un geco... che schifo... non lo fate mai, secondo me non sono neanche fotogenici. Ho provato a fargli una foto nel cortile dove stava ma è venuto di schifo e l'ho eliminata... sarà la calcagnata che gli ho involontariamente dato (se scopro che lo ha buttato giù uno dei vicini...), sarà che dato che "zompano" non mi sono avvicinata proprio vicinissima, per non dover poi finire di mazziarlo...
Vabbè, non era questa la notizia. Ma se i gechi portano fortuna e porta fortuna calpestare... cosa significa calpestare un geco? Presumo significhi che era rincoglionito, altrimenti si scansava...
Ho scoperto che per la mia Fuji FinePix A210 santa donna esistono ancora memory card. Quindi nel caso la mia avesse problemi potrei sempre prenderne una nuova e cambiarla.
Ne sono molto contenta, perché nel suo piccolo è un'ottima macchina, anche se come modello è vecchiotto. Però fa delle macro notevoli... bisogna perderci un po' di tempo a trovare l'inquadratura ma è buona, e mi piace anche come rende l'azzurro e il verde.

martedì 22 aprile 2008

L’Acchiappafarfalle (parte seconda)

Ho visto in giro alcuni fotografi usare i cocomeri per attirare le farfalle. E insomma gli è riuscito. Le foto ci sono, quindi c’è la prova… a dire il vero non so se lo farei in Italia. Farfalle non so quante ne attirerebbe va formiche e soprattutto vespe una marea. Non so quante farfalle si accosterebbero coscienziosamente a un cocomero pieno di vespe. Certo, si può fare foto anche a api e vespe mentre mangiano, ma qui volevo discutere a proposito delle farfalle.

Aggiungo un ulteriore “trucchetto” che non mi era venuto in mente:

Se svolazzano fermarsi immobili per farci identificare come “parte dell’ambiente”. Usare anche lo zoom digitale se non si ha molto ottico è una possibilità secondo me abbastanza sfruttabile, ma le foto non verranno come solo con l'ottico purtroppo. La bestiaccia però è un soggetto ben definito (la FinePix che ho io ha zoom ottico 3X e le macro di farfalle sono venute abbastanza chiare).

In generale credo che l’unica sia armarsi di pazienza e trovare i posti giusti… ad esempio nei giardini o dove c’è comunque un po’ di gente… o dove ci sono tante, ma tante farfalle…

lunedì 21 aprile 2008

L’Acchiappafarfalle (parte prima)

Glitter Para Hi5

Glitter Gráficos Para Hi5


Come fotografare una farfalla? Un mio amico suggeriva di usare il Fitovespe, ma presumo che a parte lo “strano caso” della Farfalla del Corbezzolo morta per una lotta all’ultimo sangue con un calabrone (ad averci una videocamera era un filmato da vendere!) il fatto è che la farfalla è viva (e tale secondo me deve essere, altrimenti è troppo facile e sa di poco – a parte il sempre valido “povera bestia, ammazzata per farci una foto”) e vola, o comunque batte le ali.

C’è farfalla e farfalla, prima cosa. Una Cavolaia scappa, la Lasiommata Megera chiude le ali e cerca di mimetizzarsi, la farfalla del Corbezzolo parte in verticale tipo Shuttle e non la vedi più, la Podalirio ti apre le ali davanti “fa la ruota”, la Gonopteryx si lascia fotografare ma l’unico modo per vederla come le ali aperte è investirla e poi fare la foto al parabrezza (e non mi sembra il caso).

Per farla breve per “beccare” queste bestiole uso un po’ di trucchetti…

  1. Avvicinarsi piano piano, senza agitarsi e senza far rumore, un po’ come il gatto quando va a caccia. E questo secondo me è essenziale. Non preoccuparsi di non sporcare i pantaloni: a volte camminare in ginocchio, a quattro zampe, strisciare ecc può essere un buon modo di “beccare” una delle bestiacce. Quindi vestiti vecchi (ovviamente presumo che una camicetta svolazzante o un gonnellone alla Rossella O’Hara siano la cosa più controproducente, ma non ho mai fatto la prova).
  2. La fotocamera già accesa e già in funzione macro… mentre ci si armeggia la farfalla è già in Tanzania.
  3. Se possibile non fare ombra sopra la bestiola.
  4. Aspettare che mangi. Se è impegnata a mangiare la maggior parte delle farfalle si fa fare anche un ritratto a tempera. Allo stesso modo in cui ci sono farfalle e farfalle ci sono fiori e fiori: dalle mie foto già un po’ si vede, ma ci sono i “fiori preferiti”: lantana, origano, timo, lavanda.
  5. Se c’è umidità sono più socievoli. Nel senso che varie foto che ho fatto erano in luoghi e momenti umidi. Ad esempio vicino a valli e fossi, presso pozzanghere ecc… Oltre a posarsi per bere le farfalle aprono le ali per asciugarle al sole.
  6. Occhio al vento: le farfalle sentono l’odore. Ad ogni modo quelle che girano nei giardini mi sembrano meno inclini a scappare, probabilmente perché non ci percepiscono come particolare pericolo (avvicinarsi con un pettirosso sulla spalla sarebbe peggio, insomma).
Comunque sia ci sono farfalle che non sono ancora ruscita ad acchiappare, tipo l'Anthocharis chardamines (forse per puro caso), una farfalla del corbezzolo viva e soprattutto la Colias, la mia bestia nera anche se è gialla...

domenica 20 aprile 2008

Chiamate Ace Ventura! (avventure di fotografia)

Fotografare gli animali, soprattutto se l’attrezzatura (v. zoom) non è delle più adatte, non è banale. Contrariamente a piante, fiori, paesaggi, campanili delle chiese, hanno il brutto vizio di scappare. E questo dice tutto.
Una delle mie esperienze più “drammatiche” ha riguardato un Airone Bianco all’Oasi WWF di Orti – Bottagone vicino a Piombino… o meglio, sulla provinciale che ci passa nel mezzo.
In pratica mentre sto guidando e ho un po’ di tempo vedo l’ignobile bestiaccia che sta lì bello, candido, impalato… occhio vispo e becco giallo a tre passi dalla provinciale.
Fermo la macchina. E lui fermo. Scendo. E lui immobile. Prendo la macchinetta. Tutto ok. Attraverso, col rischio di essere “potata” dal primo furgone della Mukki di passaggio… la bestia, insomma, sembrava impagliata.
Arrivo sul bordo della strada e accendo la fotocamera. Mi fa un “zzz” quasi impercettibile. E l’infame essere risponde facendo “SQUAAAA” e volandosene tipo in Corea.

A quel punto l’appropriata conseguenza sarebbe stata prendere il cellulare e “pronto, Arcicaccia? Senta, c’avrei gente a cena…”.
Da lì e da altre esperienze (ad esempio un quarto d’ora sdraiata nell’erba, sassi, terra, per fare uno scatto sfocato a quattro gruccioni sul filo del telefono) ho inteso che per gli uccellacci, ma anche per parecchi altri animali l’unica soluzione è una macchina con uno zoom a modo (ottico, non digitale che sfoca / sgrana e basta)…

Perché questo blog...

Glitter Para Hi5

Glitter Gráficos Para Hi5

Negli ultimi mesi ho sparpagliato su Internet ogni possibile e immaginabile contenuto, e mi sono resa conto che sarebbe invece stato carino riunire il tutto in modo che si capisse cosa stavo spargendo ai quattro venti.
Ovviamente riunirò nel blog molte altre cose, anche se ci vorrà un po' di tempo.
Intanto descrivo cosa ho messo in tavola...
  • Per chi amasse le foto ho inserito, oltre ai due badge delle isole dell'Arcipelago Toscano (che vi consiglio di vedere!) e quello sulle farfalle (chi mi conosce sa cosa ho a che spartire con questi simpatici insetti...), i link alle mie foto spartite condivise (purché mi si attribuiscano...) su due diversi Fotoalbum. La macchinetta che ho usato è abbastanza buona, anche se in futuro vorrei fare qulche "avanzamento"... e non dico altro
  • The Pattern Box è un sito in cui ho raccolto delle textures che ho fatto con Photofiltre, un programma d grafica che assolutamente consiglio di provare, perché dire che è notevole è secondo me riduttivo... ormai credo che le textures siano più o meno qualche centinaio... o comunque davvero tante. Prossimamente su questi schermi un po' di usi...
  • Sunduster è un sito in cui ho raccolto diversi miei racconti, che spaziano ben poco perché sono fantasy o fantascienza, quindi non si scappa. In più sono per la maggior parte vecchiotti, ma erano editi su fanzine e mi dispiaceva parecchio che non fossero più reperibili, anche perché i titoli erano segnalati su alcuni siti. Adesso non ci sto più dietro come prima, quindi probabilmente non ci saranno grosse novità su questo fronte.
Detto questo non mi resta da dire se non di cosa parlerà questo blog. Quasi solo ed esclusivamente di fotografia, con qualche puntatina eventuale sul fotoritocco. Io sono per i programmi freeware, quindi cercherò, quando li trovo, di consigliare quelli che ritengo veramente buoni (come Photofiltre).