sabato 18 ottobre 2008

Fuochi, fuochi che passione (seconda parte)

Per fare delle foto ai fuochi con cognizione di causa ho usato una sensibilità ISO 1600 (credo che per la notte sia praticamente necessaria, no?) e scatto rapido (F/5.6, 1/60 ad esempio).
Francamente ho usato il flash… anche se sul fuoco non ha dato alcun effetto ha “aiutato” la macchina a mettere a fuoco e scattare.
Ho scattato parecchie foto in sequenza, o comunque una dopo l’altra, in tutte e due le occasioni in cui mi sono messa a fotografare i fuochi artificiali. Ovviamente non sono venute tutte bene, ma qualcuna l’ho messa sull’album…
Laddove ho usato uno scatto un po’ più lento mi è venuto l’effetto “cascata”, in alcuni casi passabile (se non era proprio troppo lento) in altri niente da fare.
Con la D40 in un caso ho deciso io la velocità dello scatto e il diaframma (F/5.6, 1/60) e mi sono venuti non male (ma c’era più luce intorno!), nell’altro caso ho dato l’impostazione “sport” e lì c’è stata molta più casualità.
Francamente consiglierei di scegliere il programma. Possono venire carini anche con “sport” ma non è affatto detto, perciò sempre meglio dargli un’impostazione personalizzata…

Questa l'ho fatta con l'impostazione personalizzata (usando il campanile come "mirino" per puntare la macchina)
Le altre invece sono fatte con l'impostazione "sport"... e a volte con HI1 invece che ISO 1600... avevo qualche problema con la macchina quella sera, con un'illuminazione cittadina che mi dava fastidio e mi creava problemi ad inquadrare...
Il salice piangente in effetti è venuto bene... Non credo di poter dire lo stesso di questa foto, anche se in generale è abbastanza carina a guardarla bene soprattutto ingradita si vedono i vari difetti... molto inferiore a quella fatta col campanile, direi, anche se i fuochi erano belli e per quanto riguarda la "scenografia" non c'era neppure paragone...

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