Trucchetto provare per credere: andando a un concerto c'è un sacco di gente che scatta a raffica con le compattine.
Mettetevi di lato col cavalletto e tempi lunghi o meglio in manuale --> bulb.
- aspettate che gli altri sfanalino
- scattate senza flash sfruttando i flash degli altri
Vengono fuori effetti piuttosto divertenti!!!
domenica 26 settembre 2010
mercoledì 25 agosto 2010
domenica 1 agosto 2010
Concerti parte 2
Sia al Gattarossa che al Piombino Jazz Festival ho notato un po' di altre cose...
1) Il flash della D40 a parte consumare un sacco di batteria come è inevitabile si surriscalda un sacco, ma non fa troppo effetto "sparato". E' una luce abbastanza forte ma non troppo. In generale mi piace, anche se spesso devo soffiarci sopra per raffreddarlo... sembra il biberon di un bimbo!!!
2)Mi piace come ho settato la macchina (bianco e nero a parte): ho scelto un settaggio personalizzato con il massimo di contrasto e nitidezza e la saturazione ridotta. A volte non basta!! i colori di natura vengono saturi sia quando c'è la luce artificiale che quella del sole, soprattutto al tramonto. In certi casi il rosso naturale è favoloso, meglio di un faretto. Ma a volte è tutto davvero troppo colorato, e levo volentieri saturazione.
A presto le prossime riflessioni...
1) Il flash della D40 a parte consumare un sacco di batteria come è inevitabile si surriscalda un sacco, ma non fa troppo effetto "sparato". E' una luce abbastanza forte ma non troppo. In generale mi piace, anche se spesso devo soffiarci sopra per raffreddarlo... sembra il biberon di un bimbo!!!
2)Mi piace come ho settato la macchina (bianco e nero a parte): ho scelto un settaggio personalizzato con il massimo di contrasto e nitidezza e la saturazione ridotta. A volte non basta!! i colori di natura vengono saturi sia quando c'è la luce artificiale che quella del sole, soprattutto al tramonto. In certi casi il rosso naturale è favoloso, meglio di un faretto. Ma a volte è tutto davvero troppo colorato, e levo volentieri saturazione.
A presto le prossime riflessioni...
domenica 4 luglio 2010
Concerti e musica dal vivo
Ultimamente sto facendo molte foto non tanto di concerti con luci ecc... quanto piuttosto di musica dal vivo con la luce naturale.
La luce radente del tramonto secondo me permette buoni effetti quando la musica viene fatta in spazi aperti o semiaperti come il locale "Gattarossa" a Piombino (LI).
Allo stesso tempo se è nuvoloso o la luce è poco bella (es. flash) ho notato che il bianco e nero risolve molti problemi: la foto si mantiene decente anche se il flash di per sé non fa bene né al colorito né agli occhi. Invece di levare gli occhi rossi metto direttamente in bianco e nero, che comunque uso molto perché secondo me si presta molto ai ritratti e ai musicisti in particolare.
Sto ancora studiando alcuni dettagli. Ad esempio quando scatto col cavalletto e tempi un po' lunghi per la poca illuminazione mi rendo conto che l'effetto mosso è inevitabile e non sempre piacevole.
La luce radente del tramonto secondo me permette buoni effetti quando la musica viene fatta in spazi aperti o semiaperti come il locale "Gattarossa" a Piombino (LI).
Allo stesso tempo se è nuvoloso o la luce è poco bella (es. flash) ho notato che il bianco e nero risolve molti problemi: la foto si mantiene decente anche se il flash di per sé non fa bene né al colorito né agli occhi. Invece di levare gli occhi rossi metto direttamente in bianco e nero, che comunque uso molto perché secondo me si presta molto ai ritratti e ai musicisti in particolare.
Sto ancora studiando alcuni dettagli. Ad esempio quando scatto col cavalletto e tempi un po' lunghi per la poca illuminazione mi rendo conto che l'effetto mosso è inevitabile e non sempre piacevole.
lunedì 3 maggio 2010
Questioni di... privacy
Questo per me è un argomento spinoso, perché a volte mi capita di scattare foto per usarle in siti di promozione turistica e nel contempo per darle ai diretti interessati (associazioni ecc) per promuovere degli eventi.
In tal caso è normale, se si trovano, chiedere l'autorizzazione agli organizzatori. Di solito sono contenti comunque di finire su Internet con l'evento. Anche gli espositori sono contenti (normalmente e meglio se non si usa il flash che fa vedere ogni brufolo!!!) di solito di apparire dietro il loro banco sorridenti e con la merce. Non tutti però... qualcuno non vuole quindi è sempre meglio chiedere se si fa uno scatto centrato su un banco e non una panoramica.
La seccatura sono i visitatori. In teoria andrebbe fatta firmare una liberatoria a ognuno, ovviamente SE sono ripresi in modo da essere riconoscibili.
Qui i trucchi che uso per far vedere che c'è gente ma non far riconoscere la gente.
Trucco 1: tempi lunghi. Ci vuole il cavalletto, tendo a impostare almeno su 1 secondo. Ovviamente è fattibile la sera tardi, di notte o al chiuso. Altrimenti servono dei filtri molto scuri. Le persone diventano forme indistinte appena si muovono. Non è il massimo dell'artistico credo, ma è pratico e io lo trovo abbastanza simpatico, può anche essere un modo originare per rendere il movimento dell'evento...
Trucco 2: clienti di spalle. A volte non rende molto bene, ma è un modo sicuro per non far riconoscere le persone. Di spalle oppure un "mezzo profilo" preso molto da lontano. I partecipanti all'evento risulteranno semplicemente "gente", perciò attireranno l'attenzione sull'evento dando l'idea di una manifestazione partecipata e con persone interessate a quello che offrono gli espositori senza che si possa capire di preciso chi sono.
Questi trucchi li applico quando voglio, ovviamente, riprendere la scena da lontano oppure persone a figura intera... ne avete altri da suggerire? Commentate il post! ;)
Queste foto sono state scattate a "Campilia Mineralia", mostra - mercato di minerali che si tiene ogni anno a Campiglia Marittima (prov. Livorno) ai primi di Maggio. Ringrazio gli espositori e gli organizzatori per avermi fatto scattare e usare le fotografie.
In tal caso è normale, se si trovano, chiedere l'autorizzazione agli organizzatori. Di solito sono contenti comunque di finire su Internet con l'evento. Anche gli espositori sono contenti (normalmente e meglio se non si usa il flash che fa vedere ogni brufolo!!!) di solito di apparire dietro il loro banco sorridenti e con la merce. Non tutti però... qualcuno non vuole quindi è sempre meglio chiedere se si fa uno scatto centrato su un banco e non una panoramica.
La seccatura sono i visitatori. In teoria andrebbe fatta firmare una liberatoria a ognuno, ovviamente SE sono ripresi in modo da essere riconoscibili.
Qui i trucchi che uso per far vedere che c'è gente ma non far riconoscere la gente.
Trucco 1: tempi lunghi. Ci vuole il cavalletto, tendo a impostare almeno su 1 secondo. Ovviamente è fattibile la sera tardi, di notte o al chiuso. Altrimenti servono dei filtri molto scuri. Le persone diventano forme indistinte appena si muovono. Non è il massimo dell'artistico credo, ma è pratico e io lo trovo abbastanza simpatico, può anche essere un modo originare per rendere il movimento dell'evento...
Trucco 2: clienti di spalle. A volte non rende molto bene, ma è un modo sicuro per non far riconoscere le persone. Di spalle oppure un "mezzo profilo" preso molto da lontano. I partecipanti all'evento risulteranno semplicemente "gente", perciò attireranno l'attenzione sull'evento dando l'idea di una manifestazione partecipata e con persone interessate a quello che offrono gli espositori senza che si possa capire di preciso chi sono.
Questi trucchi li applico quando voglio, ovviamente, riprendere la scena da lontano oppure persone a figura intera... ne avete altri da suggerire? Commentate il post! ;)
Queste foto sono state scattate a "Campilia Mineralia", mostra - mercato di minerali che si tiene ogni anno a Campiglia Marittima (prov. Livorno) ai primi di Maggio. Ringrazio gli espositori e gli organizzatori per avermi fatto scattare e usare le fotografie.
martedì 23 marzo 2010
Tempi lunghi e filtro degradante
Un esperimento abbastanza recente l'ho fatto in una sera di Libeccio presso il porticciolo turistico di Salivoli a Piombino. Quando hanno costruito il porticciolo si è formata una spiaggetta, a dire il vero parecchio scarsa e anche bruttina, che non conoscevo perché non avevo mai visto prima. Ciò che c'è di buono è che ho potuto posizionare il cavalletto sull'argine di terra che sta fra la spiaggetta e il muro del porticciolo. Premetto che una buona parte di questi scatti devo sempre risistemarli, perché sono storti (il vento spostava il cavalletto, perciò per renderlo stabile non sempre la posizione migliore era la più dritta).
Oltre agli scatti "classici" ho fatto anche alcune foto con tempi lunghi (anche se non più di 8 secondi) usando il filtro degradante a densità neutra. Ne ho già parlato... quel che ho visto è che, soprattutto quando ho sovrapposto i filtri per poter scattare a tempi più lunghi (era sera, ma c'era parecchia luce)col bilanciamento del bianco in AUTO l'immagine mi ha preso una tonalità rossastra che credo ci fosse già nelle foto con i palazzi fatte con un filtro solo.
L'effetto in sé non mi dispiace, ma avrei preferito trovare un bilanciamento del bianco che si adattasse di più. La correzione alla fine l'ho fatta con Photoshop.
L'effetto più naturale", per quanto molto, molto blu, l'ho ottenuto col bilanciamento impostato su "Fluorescenza" (??). "Incandescenza" diventa assolutamente troppo blu, mentre "Luce del sole" è rosso ma "vivace". Troppo rossi, invece, mi sembrano quelli scattati con "Ombra" e "Nuvoloso", i due bilanciamenti su cui mi ero orientata all'inizio. I filtri, quindi, nonostante siano grigi, danno questo tono rosa che diventa un'accoppiata che a volte si rivela davvero inadatta... su un mare può anche essere originale, ma con delle piante nel mezzo credo trasformerebbero le foto in qualcosa da cestinare senza pietà.
Oltre agli scatti "classici" ho fatto anche alcune foto con tempi lunghi (anche se non più di 8 secondi) usando il filtro degradante a densità neutra. Ne ho già parlato... quel che ho visto è che, soprattutto quando ho sovrapposto i filtri per poter scattare a tempi più lunghi (era sera, ma c'era parecchia luce)col bilanciamento del bianco in AUTO l'immagine mi ha preso una tonalità rossastra che credo ci fosse già nelle foto con i palazzi fatte con un filtro solo.
L'effetto in sé non mi dispiace, ma avrei preferito trovare un bilanciamento del bianco che si adattasse di più. La correzione alla fine l'ho fatta con Photoshop.
L'effetto più naturale", per quanto molto, molto blu, l'ho ottenuto col bilanciamento impostato su "Fluorescenza" (??). "Incandescenza" diventa assolutamente troppo blu, mentre "Luce del sole" è rosso ma "vivace". Troppo rossi, invece, mi sembrano quelli scattati con "Ombra" e "Nuvoloso", i due bilanciamenti su cui mi ero orientata all'inizio. I filtri, quindi, nonostante siano grigi, danno questo tono rosa che diventa un'accoppiata che a volte si rivela davvero inadatta... su un mare può anche essere originale, ma con delle piante nel mezzo credo trasformerebbero le foto in qualcosa da cestinare senza pietà.
domenica 7 marzo 2010
Still life con lenti macro
Questa è la versione ritoccata con Photofiltre. Ho aggiunto luminosità e contrasto. Si tratta di un'ametista presa dalla collezine di mia madre e fotografata sul terrazzo dei miei con la luce solare. Il fondo nero è un album da disegno nero della Fabriano, comunissimo. Immagino si veda la tessitura. Credo che riproverò con un cartoncino a grana più sottile.
Quanto all'attrezzatura ho usato con la Nikon D40 un obiettivo 18 - 55 con il supporto di una lente macro +4.
Queste lenti non sono proprio paragonabili agli obiettivi macro che ho visto usati su Flickr. La messa a fuoco è abbastanza difficoltosa sia su Autofocus che su Manuale, ma permettono di avvicinarsi al soggetto molto più di quanto fareste con un il semplice obiettivo.
A occhio direi che tolgono anche luminosità, come forse si può vedere dall'originale. Su fondo nero la pietra doveva essere anche un po' sovraesposta, o comunque spiccare, invece bisogna tenere conto che non sarà mai come col semplice obiettivo :(
Anche il contrasto mi pare che non ne abbia tratto un gran giovamento. La profondità di campo se ne va abbastanza a farsi benedire, perciò avremo parecchi graziosi bokeh...
Comunque sia le lenti costano meno di un obiettivo macro, molto meno, e per chi non è sicuro di voler diventare un appassionato di macro o (come me) preferisce investire in un'attrezzatura più generica possibile per potersi divertire a sperimentare su soggetti diversi possono essere una cosa carina, a patto di avere la pazienza di farsi venire gli occhi rossi e farsi una sudata a sessione per imparare a usarle.
Nota: non ho usato il cavalletto. Credo possa giovare moltissimo, invece. Mi riservo di postarne di fatte col cavalletto e con altre condizioni di luce.
Posto un link a un sito su cui è descritto questo tipo di lenti... e molto altro sul macro con la reflex...
Tecniche macro spiegate sul sito Fotografia digitale
Credo che mi dedicherò a cercare la ghiera per rovesciare l'obiettivo (inversione dell'ottica)! Mi incuriosisce molto questa tecnica, anche se per comodità e perché costavano poco ho comprato anche le lenti...
Quoto anche quel che dice il sito sulla messa a fuoco: ho provato sia Autofocus che Manuale e mi è tormnato un po' meglio in manuale oscillando un po' con la fotocamera per trovare il punto in cui rende meglio. Col display LCD è una pacchia immagino. Col mirino un po' meno... dopo un po' ti ritrovi gli occhi come quelli di una seppia...
lunedì 1 marzo 2010
Cut out
Un esempio di cut out o colore selettivo che ho fatto. E' una tecnica abbastanza discussa su Flickr, ma se devo essere sincera è una delle mie preferite... forse con i ritratti ecc è la mia preferita, rivaleggia col bianco e nero...
Per fare un cut out serve scegliere un particolare (alcuni più d'uno, io non sono un'amante dei troppi particolari colorati)e selezionarlo. Poi si toglie il colore al resto della foto, trasformandola in bianco e nero...
- Con Photoshop si fa presto si seleziona il particolare con lo strumento lazo, quindi da menu Selezione > inversa. Quindi Migliora > colore e saturazione > elimina colore
- Per Photofiltre, l'altro programma che uso, è uguale. Il lazo c'è anche lì, di vario tipo (non c'è il magnetico, perciò è un po' più casinoso).
Quindi Selezione > inverti e poi Filtro > colore > scala di grigio.
Fotofiltre ho detto anche prima è un po' simile a Photoshop anche se un po' più semplice, ma ha molti plugin ganzi, e comunque si scarica gratis da internet che non è poco...
Per fare un cut out serve scegliere un particolare (alcuni più d'uno, io non sono un'amante dei troppi particolari colorati)e selezionarlo. Poi si toglie il colore al resto della foto, trasformandola in bianco e nero...
- Con Photoshop si fa presto si seleziona il particolare con lo strumento lazo, quindi da menu Selezione > inversa. Quindi Migliora > colore e saturazione > elimina colore
- Per Photofiltre, l'altro programma che uso, è uguale. Il lazo c'è anche lì, di vario tipo (non c'è il magnetico, perciò è un po' più casinoso).
Quindi Selezione > inverti e poi Filtro > colore > scala di grigio.
Fotofiltre ho detto anche prima è un po' simile a Photoshop anche se un po' più semplice, ma ha molti plugin ganzi, e comunque si scarica gratis da internet che non è poco...
lunedì 18 gennaio 2010
Il filtro degradante
Sempre leggendo per riviste e libricini ho scoperto l'esistenza del filtro degradante, che nonostante il nome faccia pensare che immetta "monnezza" nelle foto (battuta stupida)è in realtà uno strumento molto utile.
Si tratta di un filtro grigio, non colorato, a lastrina, con una parte trasparente ed una grigia. Ce ne sono di diversi toni dal grigio chiaro a quello più scuro (devo ricordarmi di andare a comprare il secondo, e mi daranno già per dispersa).
Deve essere messo in un apposito portafiltri davanti all'obbiettivo, e la parte scura deve essere posizionata dalla parte del cielo, mentre quella trasparente verso la terra. E' utile soprattutto la sera, con il cielo ancora luminoso e la terra già in ombra.
Esempio senza filtro:
Il cielo risulta grigiastro, forse anche troppo luminoso, le case sottoesposte. Non è il massimo del paesaggio ma ovviamente si tratta di un esperimento. Se avessi esposto più sul cielo sarebbe venuta ancora peggio, con tutte le case nere.
Utilizzando il filtro è possibile evitare in parte la sottoesposizione della terra e soprattutto di "bruciare" il cielo.
L'uso per cui io l'ho comprato è essenzialmente la sera, ma può essere utilizzato anche di giorno (quando mi sarò ricordata di andare a prendere quello più chiaro, sempre che il negozio non l'abbia già venduto a altri).
Qui l'esempio delle stesse case con lo stesso cielo, alla stessa ora dello stesso giorno, scattate usando il filtro:
Devo dire che quando ho visto le foto sullo schermino LCD della macchina ho pensato di aver comprato un oggetto inutile, o di non averlo saputo usare, perché la differenza sembrava poca. Ho avuto una bella sorpresa, invece, quando le ho scaricate. Viste ingradite sul computer queste foto sono un'altra cosa. Credo che mi porterò il filtro tutte le volte che mi verrà in mente di scattare qualche foto al tramonto senza voler prendere il resto come silhouette oppure se voglio usare tempi lunghi.
Da segnalare che i filtri degradanti non sono solo grigi come quello che ho preso io (ho insistito perché lo volevo proprio grigio, cioè neutro).
Ce ne sono anche di vari colori, e non solo a lastrina. Per ora crdo che userò il grigio, perché dà alle scene un effetto più naturale.
Esempi di filtri colorati in link: ESEMPIO
Si tratta di un filtro grigio, non colorato, a lastrina, con una parte trasparente ed una grigia. Ce ne sono di diversi toni dal grigio chiaro a quello più scuro (devo ricordarmi di andare a comprare il secondo, e mi daranno già per dispersa).
Deve essere messo in un apposito portafiltri davanti all'obbiettivo, e la parte scura deve essere posizionata dalla parte del cielo, mentre quella trasparente verso la terra. E' utile soprattutto la sera, con il cielo ancora luminoso e la terra già in ombra.
Esempio senza filtro:
Il cielo risulta grigiastro, forse anche troppo luminoso, le case sottoesposte. Non è il massimo del paesaggio ma ovviamente si tratta di un esperimento. Se avessi esposto più sul cielo sarebbe venuta ancora peggio, con tutte le case nere.
Utilizzando il filtro è possibile evitare in parte la sottoesposizione della terra e soprattutto di "bruciare" il cielo.
L'uso per cui io l'ho comprato è essenzialmente la sera, ma può essere utilizzato anche di giorno (quando mi sarò ricordata di andare a prendere quello più chiaro, sempre che il negozio non l'abbia già venduto a altri).
Qui l'esempio delle stesse case con lo stesso cielo, alla stessa ora dello stesso giorno, scattate usando il filtro:
Devo dire che quando ho visto le foto sullo schermino LCD della macchina ho pensato di aver comprato un oggetto inutile, o di non averlo saputo usare, perché la differenza sembrava poca. Ho avuto una bella sorpresa, invece, quando le ho scaricate. Viste ingradite sul computer queste foto sono un'altra cosa. Credo che mi porterò il filtro tutte le volte che mi verrà in mente di scattare qualche foto al tramonto senza voler prendere il resto come silhouette oppure se voglio usare tempi lunghi.
Da segnalare che i filtri degradanti non sono solo grigi come quello che ho preso io (ho insistito perché lo volevo proprio grigio, cioè neutro).
Ce ne sono anche di vari colori, e non solo a lastrina. Per ora crdo che userò il grigio, perché dà alle scene un effetto più naturale.
Esempi di filtri colorati in link: ESEMPIO
sabato 16 gennaio 2010
Un bel trucchetto
Ho trovato su un libro e provato un trucco per togliere sbarre, reti ecc... non disponendo di zoo (come il trucco suggeriva) ho usato quel che avevo a disposizione.
Puntando la macchinetta a una certa distanza dal soggetto la rete si vede
Il soggetto non è esattamente un uccello del paradiso o una tigre siberiana ma era più o meno l'unica cosa dietro una rete che avessi nelle vicinanze.
Questa è stata la prima prova, fatta a circa mezzo metro dalla rete. La rete comincia a sfocarsi, mentre il raro esemplare è a fuoco.
Quando si mette a fuoco sono a fuoco 1/3 di cose davanti e 2/3 di dietro (così dice il libretto), così avvicinandomi con l'obiettivo (ho usato il 55 - 200 ma al limite si può usare tutto) a pochi millimetri dalla rete la rete dovrebbe essere così sfocata da "sparire".
E così è stato.
Risultato:
Ho solo dovuto un po' schiarire la gallina con la post - produzione perché si era rintanata un po' nel pollaio ed era in ombra. Per il resto non l'ho fatta uscire... la rete è semplicemente "scomparsa".
Mi ripropongo di mettere da parte questo trucchetto, che presumo di poter usare anche per altri soggetti.
Restano da fare prove con reti più spesse e/o fitte di quella di questo pollaio.
Puntando la macchinetta a una certa distanza dal soggetto la rete si vede
Il soggetto non è esattamente un uccello del paradiso o una tigre siberiana ma era più o meno l'unica cosa dietro una rete che avessi nelle vicinanze.
Questa è stata la prima prova, fatta a circa mezzo metro dalla rete. La rete comincia a sfocarsi, mentre il raro esemplare è a fuoco.
Quando si mette a fuoco sono a fuoco 1/3 di cose davanti e 2/3 di dietro (così dice il libretto), così avvicinandomi con l'obiettivo (ho usato il 55 - 200 ma al limite si può usare tutto) a pochi millimetri dalla rete la rete dovrebbe essere così sfocata da "sparire".
E così è stato.
Risultato:
Ho solo dovuto un po' schiarire la gallina con la post - produzione perché si era rintanata un po' nel pollaio ed era in ombra. Per il resto non l'ho fatta uscire... la rete è semplicemente "scomparsa".
Mi ripropongo di mettere da parte questo trucchetto, che presumo di poter usare anche per altri soggetti.
Restano da fare prove con reti più spesse e/o fitte di quella di questo pollaio.
lunedì 11 gennaio 2010
Mi sto appassionando al bilanciamento del bianco
Fino a questi ultimi tempi ho sempre usato l'automatico, con risultati non sempre soddisfacenti.
A volte, poi, mi finiva per errore sul colore sbagliato ed erano scatti da buttare via. Non immaginavo quanto un bilanciamento del bianco azzeccato potesse determinare la qualità di una foto, e non solo dei suoi colori.
Perciò credo che cercherò di lavorarci il più possibile, soprattutto in fase di scatto ma anche in eventuali correzioni in sviluppo.
Adesso che ho imparato un po' di più quello manuale mi trovo molto, ma molto meglio che con il bilanciamento automatico...
Nital...
3megapixel
A volte, poi, mi finiva per errore sul colore sbagliato ed erano scatti da buttare via. Non immaginavo quanto un bilanciamento del bianco azzeccato potesse determinare la qualità di una foto, e non solo dei suoi colori.
Perciò credo che cercherò di lavorarci il più possibile, soprattutto in fase di scatto ma anche in eventuali correzioni in sviluppo.
Adesso che ho imparato un po' di più quello manuale mi trovo molto, ma molto meglio che con il bilanciamento automatico...
Nital...
3megapixel
Piume, becchi, penne... da spennare
Primo post dell'anno all'insegna del tentato "uccellinicidio". Se con l'obiettivo 18 - 55 potevo scattare foto di uccellini giusto se in gabbia o con le olive (o patate)con l'acquisto del 55 - 200 mi si presentano altri problemi, di altro ordine. Con la focale più o meno ci arriverei (tanto se sono su Marte non ci potevo arrivare neanche col 300) ma il problema è scoprire comportamento e "trucchi" per prendere le suddette bestioline senza dover usare sporchi trucchi tipo, veramente, andare a cercare chi li alleva in gabbia.
Un elenco dei principali problemi che ho incontrato:
1 - Non si avvicinano né si possono avvicinare. Sarà che è periodo di caccia e presumo che i più scaltriti sappiano che vuol dire (gli altri sono con la polenta, ma una persona che si avvicina con un oggetto in mano li mette abbastanza in agitazione. Li ho visti meno nervosi durante sem,plici passeggiate: saltellavano e per breve tempo si appollaiavano "a portata di 200"...
Gli unici che si fanno avvicinare sono i gabbianacci da discarica, che se hai una fetta di salame in mano ti vengono anche in testa... ma comunque loro li beccavo spesso anche col 18 - 55.
2 - E' molto più comodo scattare dalla finestra, specie se chiusa. Al vetro si avvicinano abbastanza, e a volte sono abbastanza tranquilli anche se la finestra è aperta (se non vedono la persona intera che si muove in modo sospetto - se ti vedono avvicinarti scappano anche i piccioni...)
3 - La pastura. Ovviamente memore di alcuni passeri "large size" che avevo avuto modo di vedere saltellanti impuniti in mezzo alle gambe della gente in un bar ristorante all'aperto ho provato a buttare la pastura su un muretto (grano). NOn si è avvicinato nessuno.
4 - Il cane. Guai ad averne intorno. Con cani e gatti intorno è perfettamente inutile. L'unico possibile scatto, improprio per quanmto carino, è il cane che salta cercando di prendere il volatile.
Ogni bestia, però, ha il suo comportamento. Quel che so è che i pettirossi e i merli (ma soprattutto i pettirossi) hanno meno paura degli altri uccellini, salvo forse i passeri che mi riservo di andare a cercare in un luogo adatto (ad esempio un bar ristorante).
In più devo riuscire a capire cosa piace a chi. I cespugli con bacche piacciono ai merli, che però spesso s'infrascano e li vedi solo quando fanno "ciò" e scappano.
I semi del sicomoro mi è parso piacessero alle cince, ma è adesso perfettamente inutile perché se gli piacevano se li sò magnati già tutti.
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